Sentenze

Sentenze

Evasione dalla detenzione domiciliare- artt. 442, 533 e 535 c.p.p.- condanna sei mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali- art. 1 L. 246/2006 dischiara condonata per indulto la pena.

29 marzo 2016

Evasione dalla detenzione domiciliare- artt. 442, 533 e 535 c.p.p.- condanna  sei mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali- art. 1 L. 246/2006 dischiara condonata per indulto la pena.

 

Motivazione

Con decreto di citazione diretta emesso dal P.M. il sig. L. F., è stato tratto a giudizio per rispondere del delitto di evasione in epigrafe indicato.

Il Difensore, munito di procura speciale, chiedeva che si procedesse con rito abbreviato.

Il Giudice ha ammesso il rito abbreviato e ha acquisito il fascicolo del P.M.

Dall’esame degli atti allegati al fascicolo del P.M. (C.N.R. e annotazione di servizio) si desume che l’imputato sottoposto al regime degli arresti domiciliari in seguito a ordinanza del Tribunale del Riesame è stato visto nella via M. di M. alle ore 20,20 del 29 luglio 2004 senza che vi fosse alcun provvedimento autorizzativo. In seguito a ciò, con ordinanza del G.I.P. dell’11 agosto 2004 fu ripristinata la misura della custodia cautelare in carcere alla quale l’ordinanza del Tribunale del Riesame lo aveva sottratto.

L’evasione è stata incontestabilmente constatata dal m.llo M..

Per il reato di evasione non sono riconoscibili in favore dell’imputato le attenuanti generiche a causa dei suoi gravi precedenti.

In relazione ai criteri di cui all’art. 133 c.p., e segnatamente per la gravità dei fatti sottesi alla misura cautelare in questione (vedi l’ordinanza del Tribunale del Riesame in atti), si ritiene di potere irrogare all’imputato la pena di mesi nove di reclusione.

Con l’applicazione della diminuente del rito scelto la pena viene ridotta a mesi sei di reclusione.

Alla dichiarazione di colpevolezza segue la condanna al pagamento delle spese processuali.

La gravità dei precedenti esclude la possibilità di applicare la sospensione condizionale della pena.

Tuttavia il fatto per quanto grave è compreso nel recente provvedimento d’indulto (che non potrà mai essere concesso per l’eventuale condanna di cui al reato per il quale gli arresti domiciliari erano stati disposti, trattandosi di violenza sessuale esclusa dal provvedimento d’indulto) e pertanto si deve dichiarare interamente condonata per indulto la pena irrogata.

P. Q. M.

Visti gli artt. rubricati, 442, 533 e 535 c.p.p.;

dichiara L. F. colpevole del reato a lui ascritto e, applicata la diminuente del rito, lo condanna alla pena di mesi sei di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali.

Visto l’art. 1 L. 246/2006 dichiara interamente condonata per indulto la pena irrogata.

Imola, 7 novembre 2006.

Il Giudice