Sentenze

Sentenze

GDP Imola Penale 2006-025 - Reato di lesioni personali colpose (art. 590 c.p.) ? Condanna del reo al

29 marzo 2016

Reato di lesioni personali colpose – richiesta al termine del dibattimento da parte di P.M. e difesa per l’assoluzione dell’imputato ex art. 530 c.p.p. per insufficienza di prove – condanna, a carico dell’imputato, da parte del giudice al pagamento della multa prevista per il reato ascritto.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL GIUDICE DI PACE DELL'UFFICIO DI IMOLA
In persona dell’Avv. Giuseppe Mazzacurati ha pronunciato la seguente
SENTENZA

Nei confronti di:
[...] nato a Castel San Pietro Terme (BO) nel 1975 residente a D. (BO) via M. R. n. 36
Domicilio eletto c/o Avv. Patrizia Orselli P.zza Malpighi n. 6 Bologna
Libero - Contumace
Difeso dall’ Avv. Patrizia Orselli del foro di Bologna
Imputato:
del reato p. e p. dall’art 590 c.p. per avere , procedendo alla guida del veicolo Opel Corsa, targato [...], lungo via Casola Canina, tamponato il ciclomotore Piaggio Ciao targato [...], che lo precedeva e che era condotto da [...], cagionando a quest'ultimo lesioni gravi per colpa generica consistita in negligenza, imprudenza ed imperizia.
Accertato in Imola (BO), il 13/06/02
Con l'intervento del P.M. D.ssa Elisa Sforza

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
[...] è stato tratto in giudizio dinanzi a questo ufficio, a seguito di querela presentata il 9 settembre 2002 da [...], per rispondere del reato ascritto in rubrica.
Non essendo andato a buon fine il tentativo di conciliazione, il dibattimento è stato aperto il giudizio istruito con l'acquisizione del rapporto di sinistro stradale redatto dalla P.M. di Imola, l'escussione di testi, l'esame dell'imputato e l'espletamento di una consulenza tecnica cinematica.
Al termine del dibattimento il P.M. e la difesa hanno concluso per l'assoluzione dell'imputato ex art. 530 c.p.p., capoverso. Il giudice si è ritirato in Camera di Consiglio, ha deciso il giudizio dando lettura del dispositivo in udienza.

 

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il fatto
Facendo riferimento al rapporto della P.M. di Imola, alla relazione tecnica del CTU alla consulenza del CTP dell'imputato, non vi erano testimoni, il fatto può essere così ricostruito.

Il luogo
Sia il sig. [...] che il sig. [...] percorrevano la via Casola Canina, l'uno alla guida di un'autovettura, l'altro alla guida di un ciclomotore, nella stessa direzione.
Partendo dal suo inizio, la via Casola Canina, strada comunale extraurbana nella immediata periferia di Imola con limite di velocità di 90 Kmh, ha un andamento rettilineo per 225 metri, quindi piega a destra con una curva "cieca" (ovvero la visibilità sulla strada riprende solo dopo averla percorsa), superata la curva la strada riprende l'andamento rettilineo per circa 600 metri, ove sulla destra vi è l'intersezione con la via Colombarazza.

L'impatto
L'impatto tra i veicoli è avvento alla distanza di 155 metri dall'uscita della curva e al centro della carreggiata. Nell'impatto l'autoveicolo condotto dal [...] ha colpito, con la parte anteriore inferiore del parafango destro, il lato sinistro della ruota posteriore del ciclomotore, e con il pneumatico anteriore destro ha colpito il carter, la pedivella sinistra e la parte sinistra del serbatoio del ciclomotore: sinteticamente con la parte angolare anteriore destra l'autoveicolo ha colpito, tangenzialmente, la parte posteriore laterale sinistra del ciclomotore, con un angolo, stimato dal CTU, di circa tre gradi. L'autoveicolo ha proseguito la corsa terminando in un fossato alla sinistra della carreggiata rispetto al suo senso di marcia, il ciclomotore a seguito dell'urto è uscito dalla carreggiata e ha finito la sua corsa in un fosso laterale, sulla destra rispetto al suo senso di marcia. A seguito del colpo ricevuto il [...] ha subito lesioni con prognosi di trenta giorni salvo complicazioni.

La dinamica dell'impatto
Gli agenti della P.M. di Imola, intervenuti per i rilevamenti del caso, ed il consulente parte dell'imputato, hanno ricostruito la dinamica ritenendo le due manovre, quella del [...] di inizio del sorpasso al ciclomotore e quella dell'effettuazione della manovra di svolta a sinistra del [...], contemporanee, dal che la collisione.
Di contro il CTU ha ricostruito la dinamica accertando che il [...] prima ha iniziato la variazione di traiettoria da destra a sinistra (pacifico in atti che voleva immettersi in un luogo privato denominato "La serra" alla sinistra rispetto al suo senso di marcia) poi il [...] ha iniziato lo spostamento dalla sua corsia di marcia a quella di sinistra e ha posto in essere la frenata d’ emergenza, quale manovra conseguente all'essersi avveduto del cambiamento di traiettoria del ciclomotore.
Al fatto non ha assistito alcun teste che possa confermare il verificarsi dell'una o dell'altra dinamica.

Del comportamento del [...]
A parere del giudicante la prima o la seconda delle ricostruzioni può valere ai fini della determinazione dell'entità della responsabilità dell'uno o dell'altro dei conducenti, ma nessuna delle due può escludere la colpa del [...], elemento essenziale per la decisione, poiché il rapporto di causalità al quale si deve aver riguardo è quello esistente tra la condotta, che si assuma colpevole, dell'agente e l'evento.
Quando due veicoli collidono poiché uno, antecedente, svoltando a sinistra per accedere ad un luogo privato ma aperto al pubblico, "taglia" la corsia percorsa dal veicolo proveniente dalle sue spalle, deve ritenersi applicabile ad entrambi, conducenti, con differente grado di responsabilità, la cosiddetta colpa cosciente o
colpa con previsione, consistente nel fatto che ciascuno dei conducenti ha fatto affidamento nella propria abilità: il [...] ha ritenuto che sarebbe riuscito a svoltare prima del sopraggiungere dell'autoveicolo che aveva, come da lui dichiarato in udienza, avvistato in lontananza; il [...] ha confidato sul suo diritto a marciare alla velocità di 80/ 85 chilometri l'ora (come stimato da entrambi i periti) poiché non superava il limite di Kmh 90 fissato dalla legge per la strada extraurbana che stava percorrendo e sulla liceità e sicurezza di una manovra di sorpasso.
La responsabilità penale del [...] non sussisterebbe solo escludendo l’esistenza di un nesso di causalità tra la sua condotta di guida e l'evento impatto, e l'esclusione si ha se esistono gli estremi del caso fortuito, ovvero dell'imprevedibilità dell'evento.
Tenendo conto delle concrete modalità di svolgimento del sinistro, della conformazione della strada ove è avvenuto l'impatto (rettilinea e riconosciuta anche dal consulente di parte come "stretta"), delle condizioni di visibilità (quando il [...] è uscito dalla curva destrorsa che gli limitava la visibilità, il ciclomotore era concretamente avvistarle a circa 150 metri, e dal rapporto della P.M. di Imola si rileva che il tempo era sereno), del fatto che il ciclomotore mostrava una condotta di guida che doveva far supporre, per la velocità di marcia tenuta, una incertezza sulla sua traiettoria (il CTU ha stimato in 10/ 15 Kmh la velocità del ciclomotore, sicuramente molto bassa sia in relazione al mezzo che in relazione a la strada, rettilinea per oltre 500 metri) si deve concludere che sono tutti elementi che portano
ad escluderne l'imprevedibilità.
Si rendeva necessaria, da parte del [...], una maggiore prudenza, questo proprio perché non e evento imprevedibile il fatto che i ciclomotori, in particolare modo quando marciano a velocità molto bassa, possano modificare repentinamente la loro traiettoria (ad esempio, per una buca sull'asfalto od altro ostacolo visibile solo a breve distanza). Ma anche tale circostanza non si è verificata poiché il tempo impiegato dal ciclomotore, per spostarsi dalla destra al centro della carreggiata ove e avvenuto l'impatto, è stato stimato dal CTU in circa 3/ 4 secondi, quindi non può essere considerato uno spostamento repentino.
La concreta prevedibilità del pericolo doveva indurre il [...], anche nell'ipotesi in cui intendesse superare il ciclomotore, ad adottare una condotta di guida più diligente ed attenta, più prudente e caratterizzata da una maggiore perizia, che potesse prevenire l'impatto. Con una maggiore attenzione il [...] avrebbe dovuto, avendo avvistato il ciclomotore ad una distanza del tutto sufficiente per percepire il potenziale pericolo della situazione, rallentare in modo tempestivo ed adeguato, unendo una condotta conforme alle regole, generiche e specifiche, della circolazione stradale, e, in tal caso sarebbe stato in grado o di arrestare il proprio veicolo prima ed evitare l'impatto oppure di superare sulla destra il ciclomotore.
Tutto ciò premesso la colpevolezza del [...] deve ritenersi provata per non aver tenuto, nelle circostanze di tempo e luogo che hanno provocato l'impatto della sua autovettura con il ciclomotore condotto dal [...], una condotta di guida prudente e rispettosa delle norme generiche e specifiche che regolano la condotta dei veicoli.
Poiché dalle risultanze dibattimentali emerge che ha posto in essere una manovra di emergenza volta a limitare il danno, si ritiene equa una condanna ad €. 400,00 di multa, con la concessione delle attenuanti generiche. A lui vanno poste a carico le spese processuali.

P.Q.M.
Visto l'art. 533 e 535 c.p.p.

Dichiara
[...] responsabile del reato ascritto in rubrica e, concessale attenuanti generiche,

lo condanna
alla pena di €. 400,00 di multa per il reato ascritto, diminuita ad €. 300,00 per le attenuanti generiche, oltre al pagamento delle spese processuali.
Imola, 09/02/2006

il Giudice di Pace
Giuseppe Mazzacurati